Definiamo, ad inizio di trattazione, cosa si intenda per ospitalità extra alberghiera. Il Codice del Turismo, legge della Regione Siciliana, non ne fornisce una definizione generica ma una elencazione dettagliata con relativa spiegazione. In sintesi, potemmo riferire ad ospitalità “extra alberghiera” quella che è proposta da Strutture che non rientrino nelle categorie degli Alberghi, Motel, Villaggi – Albergo, Residenze.
Ai fini della nostra trattazione ci concentreremo sui Bed and Breakfast (B&b) e sulle Locazioni brevi (LB).
In vero, a rigor di diritto, queste ultime non dovrebbero ricondursi alla categoria delle Strutture ricettive extra alberghiere tuttavia si ritrovano in una situazione ibrida, indotta dalla legge 96/2017, che ha autorizzato i Comuni ad imporre, anche a queste, l’incasso e la gestione dell’imposta di soggiorno pagata dagli Ospiti.
Pur senza entrare nella disputa conseguente (a giudizio di chi scrive, fra l’altro, fondata), ci torna utile, ai fini della nostra trattazione, la considerazione anche di queste ultime. La nostra prospettiva, infatti, non è di mera dialettica giuridica ma di analisi delle situazioni che, a pieno titolo, si pongono quali protagoniste non solo degli aspetti di riscossa economica, soprattutto della popolazione giovanile ma anche come favorevole ripiego da parte di tanti Gestori di B&b.
Le locazioni brevi, infatti, sono molto valutate quale soluzione idonea al mantenimento dell’attività senza quei gravami, di tipo impositivo ed amministrativo, che stanno soffocando, invece, i Bed and Breakfast.
PROFILI DEI GESTORI
Già da queste prima battute, quindi, possiamo identificare i Gestori, sia dei B&b che delle LB, come Soggetti – generalmente – non dotati di preparazione tecnica specifica in tema turistico. Senza che si addebiti una connotazione negativa al termine, potrebbero essere definiti “improvvisati” o, forse meglio: “indotti”. Indotti da cosa?
I profili sono spesso lontani anche dal taglio imprenditoriale e commerciale che un’attività dovrebbe, comunque, proporre. Questo gran numero di persone, pur in assenza di una competenza specifica sui meccanismi dell’Ospitalità, della visibilità commerciale e della gestione di una Struttura, ha avuto l’opportunità di accesso ad un settore lavorativo che sembra comunque proiettato a riscuotere notevoli successi.
I MOTIVI DELL’ASCESA
Il perché di questa fortunata ascesa è una combinazione di tre elementi:
- L’AFFERMAZIONE DEI VOLI LOW COST e dell’aspettativa del basso costo anche sulle voci di alloggio.
- L’ESTREMA FACILITA’ DI VISIBILITA’ COMMERCIALE GARANTITA DALLA RETE INTERNET.
- LA RAPIDA AFFERMAZIONE DELLA PREFERENZA VERSO UN TURISMO “RELAZIONALE” ed “ESPERENZIALE”.
I Gestori, in definitiva, si sono ritrovati, senza una precisa pianificazione in merito, spinti da una favorevole occasione di essere, proprio loro, i veri protagonisti designati da una moltitudine di visitatori.
Anticipo, fin da adesso che ritengo la battaglia, degli Alberghi contro B&b e LB, comprensibile solo in termini di erosione della redditività e non di concorrenza vera e propria poiché il target, involontariamente intercettato da questi ultimi, gradisce un’esperienza che l‘Albergo non propone poiché estranea alla propria logica.
- I VOLI LOW COST UNITI A TARIFFE DI ALLOGGIO LOW COST. La prima e la terza delle voci imposte dal Mercato (tariffe basse e relazione con il Territorio) erano e sono perfettamente compatibili con un accesso alle abitazioni private. Mettere a disposizione casa propria (in tutto od in parte, con o senza servizio di prima colazione) era la soluzione perfetta per avviare un’attività naturalmente pronta poiché non bisognevole né di investimenti (o di gran quantità di …) né di competenze specifiche (l’ospitalità è una dote caratteriale e culturale). Questo ha potuto garantire il mantenimento di tariffe molto convenienti. Il B&b fra l’altro, a differenza degli Alberghi, non carica costi di Personale, a tutto vantaggio del costo notte. Sul filone low cost di tutta la filiera della vacanza, rammento, infine, la tendenza di molte Compagnie Aeree che propongo, direttamente dal loro sito all’atto dell’acquisto dei biglietti, la possibilità di prenotare l’ alloggio, la vettura a noleggio ed altri servizi – a baso costo – utili alla definizione del soggiorno.
- IL RUOLO DI INTERNET. Anche in questo settore, l’evoluzione di Internet ha generato il gran salto. Utile rammentare, non solo l’evoluzione della rete in quanto tale ma delle connessioni da Mobile. Sono numericamente maggioritarie le ricerche, verifiche ed utilità che, oramai, una sempre crescente fetta della popolazione mondiale delega al proprio Smartphone. I Portali mondiali delle prenotazioni erano – e sono – il luogo ideale in cui i Visitatori – anche per prenotazioni last minute – possono avere accesso ad una gran quantità di Strutture (B&b e LB) dove i relativi Gestori / Proprietari avevano caricato le proprie abitazioni e si proponevano ad un Mercato che trovavano a loro disposizione.
La Rete ha anche favorito la ricerca delle Strutture garantendo, con il sistema delle recensioni, la possibilità di evitare le brutte sorprese e rovinarsi la vacanza.
- IL TURISMO RELAZIONALE OD ESPERIENZIALE. Per questa ragione è sorto spontaneo l’incontro fra i profili dei Visitatori ed i profili di chi Ospitava: nessun Ospite – consapevole di alloggiare in una casa privata – si sarebbe formalizzato nella ricerca di servizi, competenze od esclusività che rimanevano appannaggio degli alberghi. Anche le eventuali difficoltà di comunicazione linguistica, venivano facilmente risolte con un approccio poco formale e molto concreto.
IL RUOLO DI STATO, REGIONE ED ENTI LOCALI. L’emersione del fenomeno extra alberghiero, sempre più consistente, è stato colto, dai differenti Enti, in modo direi tecnico-burocratico, senza quella buona analisi socio-politica che invece avrebbe meritato e tuttora meriterebbe a gran voce.
Alla Regione, cui l’art. 117 della Costituzione attribuisce competenza esclusiva in materia di turismo, si riporta non solo la normativa in materia di classificazione ma anche l’obbligo di acquisizione e canalizzazione dei dati statistici all’ISTAT, mediante il Portale chiamato Turist@t.
Infine gli Enti Locali. I Comuni intravedono anche nelle Strutture extra alberghiere, l’opportunità di ristoro contro i sempre più esigui trasferimenti dallo Stato: attraverso la maggiorazione della TARI ed il business dell’Imposta di Soggiorno.
In alcuni Comuni italiani, Palermo fra questi, l’aliquota TARI a carico dei B&b viene pretesa come se questi fossero “Alberghi senza ristorante”. Pretesa assurda posto che il B&b, per Legge, è un’abitazione privata e che molti lavorano come attività occasionale. Il coefficiente è del triplo.
L’ANALISI SOCIO-POLITICA.
I dati sulla disoccupazione ma, soprattutto, sull’immigrazione giovanile al Sud dicono, chiaramente, che l’extra alberghiero è diventato un grande contenitore di speranze per chi non ha lavoro, per chi lo ha perso o per chi non vuole lasciare la propria città. Il dato è perfettamente comprensibile, senza fraintendimenti.
Questo dato necessita di un’analisi socio-politica proiettata ad una quota di futuro di una parte considerevole di persone. Non sono pochi, tutt’altro, i casi di genitori che hanno acquistato (od affittato) immobili per i figli per consentire loro di dedicarsi a questa attività e di poterne trarre un reddito per il loro futuro.
Questa quota di persone – e di reddito – meriterebbero non privilegi o franchigie ma certamente una “non- belligeranza” ed una interlocuzione riservata.
LE RELAZIONI CON I PORTALI MONDIALI. La chiave di volta della difesa della redditività delle Strutture è tutta nel web. I B&b non hanno un potenziale di redditività importante poiché per Legge, in Sicilia, possono avere massimo cinque camere a disposizione degli Ospiti. La media è molto più bassa anche perché, considerati gli spazi non sfruttabili destinati all’alloggio dei residenti, agli spazi comuni ed i bagni, la media di dimensioni è di tre/quattro stanze.
L’estrema facilità di accesso ai Portali mondiali delle prenotazioni ha un rovescio della medaglia: le Strutture sono, di fato, in balìa di questi.
Strutture così piccole, non sono neanche considerate dai canali offline tradizionali sull’incoming: tour operator in testa. Il dimensionamento non si presta ad accordi di ampio respiro e su numeri che solo gli Alberghi e le grandi Strutture, in generale, possono proporre.
Ecco che, nella sostanza, l’unico canale commerciale che garantisca i flussi – soprattutto dall’estero – rimangono i Portali Mondiali, due in particolar modo.
L’immediata e gratuita accessibilità a questo mondo si traduce, in realtà, in una dipendenza senza via di scampo ed in una importante erosione del reddito delle Strutture, per queste ragioni:
- La percentuale di commissioni richiesta dai Portali e non negoziabile (fra l’altro gravata dal meccanismo ignorato dai più del reverse charge – cioè iva a carico della Struttura e non della Multinazionale).
- Criteri di visibilità e preferenza gestiti in toto dai Portali (a meno di ulteriore aggravio delle commissioni).
- Interferenza sulle politiche tariffarie delle Strutture esortandole ad un livellamento verso il basso.
- Distratta accettazione di ogni tipo di Struttura: anche se abusiva od anche se inserita in categoria non pertinente (tipico esempio, una LB dichiarata come B&b o come “Casa Vacanze”).
Qui difetta il ruolo dell’Ente Pubblico: lasciare le Strutture nella schiavitù digitale di una Rete nata come democratica ma adesso nelle mani di una oligarchia di Potentati globali e saziato dagli incassi delle imposte.
A questo punto, anzi, proliferano accordi fra i Comuni italiani ed i Portali che – non si capisce a quale titolo – si offrono di incassare e gestire le somme dell’ Imposta di Soggiorno divenendo Agenti contabili di fatto (con le responsabilità penali derivanti dalla gestione di soldi pubblici) ed assumendosi oneri gestionali non indifferenti.
Accordi del genere, a mio giudizio innaturali, hanno portato i Portali stranieri ad essere interlocutori privilegiati degli Enti Pubblici interessati alla diffusione a tappeto dell’imposta di soggiorno più che allo sviluppo autonomo, incondizionato, fortunato, dei loro territori e delle Strutture rispetto alle forche caudine on line.
Il percorso socio-politico soprattutto di Regioni e Comuni, dovrebbe essere proiettato ad un livellamento della visibilità sul web utile a mitigare la totale dipendenza in primis di quelle Strutture piccole sottratte ai canali di vendita alternativi offline.
Questa è analisi socio-politica. Questo è il vero ruolo politico dell’Ente pubblico.
Soggetto promotore di difesa e sviluppo prima che cassiere ed esattore pronto ad infilare il nemico in casa.